Quali sono, quindi, i criteri applicabili all’assegno di divorzio?
La legge 898/1970 all’art. 5 co. 6 stabilisce che con la sentenza di divorzio il Giudice quantifica l’assegno divorzile. Dall’entrata in vigore della legge 898/1970, per quasi cinquant’anni, il criterio cardine per la quantificazione dell’assegno divorzile è stato lo stile di vita in costanza di matrimonio. Nel 2017, quindi, i Giudici di Cassazione con la sentenza 11540/17 hanno inteso rapportare tale criterio dello stile di vita con il criterio dell’autosufficienza del coniuge mantenuto, valutandone redditi e patrimonio. Successivamente, nel 2018 con una sentenza a Sezioni Unite, i Giudici di legittimità hanno attenuato quanto stabilito con la sentenza del 2017 coniando un criterio composito che tiene conto del tenore di vita, come dell’effettivo apporto alla vita coniugale di entrambi i coniugi. Nel 2019, quindi, con varie sentenze gli Ermellini sono ritornati sulla vicenda della quantificazione dell’assegno di divorzio ricordandone la natura assistenziale e compensativa a scapito del criterio del tenore di vita. Non è necessario essere fini giuristi per comprendere che la Cassazione sta inviando un forte segnale: “la L. 898/1970 affida la quantificazione dell’assegno di mantenimento a criteri che non corrispondono alla realtà odierna”. Il Legislatore appare aver colto tali segnali ed nell’aprile del 2019 ha approvato alla camera la proposta di legge n. 506. Con tale disegno vengono individuati nuovi criteri per la quantificazione dell’assegno di mantenimento, prevedendo altresì che lo stesso possa essere corrisposto a tempo. L’altalenante giurisprudenza sul punto permette di comprendere perché gli avvocati divorzisti Roma non possono dare ai propri assistiti certezze circa la quantificazione dell’assegno. Ma vi è di più, grazie al pendolo giurisprudenziale vi sono diversi orientamenti a cui un Giudice può rifarsi al fine della quantificazione degli obblighi economici. L’avvocato divorzio Roma è il migliore quando riesce a dipingere al proprio assistito tutto il quadro relativo alla posizione patrimoniale del divorzio evidenziando le lacune ed i punti di attrito. Chi promette schiaccianti vittorie o semplici stratagemmi spesso viene smentito. La chiave per un divorzio che non sia bagnato di sangue è la chiarezza. Se le parti sono a conoscenza di diritti e doveri, dei criteri per la quantificazione degli obblighi, l’accordo sarà sempre possibile. Gli avvocati divorzisti Roma spesso risentono del complesso di Dio, sentendosi unici depositari delle chiavi necessarie per vincere in Tribunale. Forse è così, ma un divorzio non può ridursi ad una straziante battaglia a colpi di denunce e ricorsi. A volte un divorzio può essere solamente l’accordo di due persone che, anche se non si amano più, continuano a rispettarsi.RICHIEDI UNA CONSULENZA
Compila il seguente form e sarai ricontattato da un nostro avvocato.
Potrebbe interessarti anche:
"Composée de divers collaborateurs, l’étude basée à Rome, inclut également des professionnels et des consultants bien préparés."
"Lo studio legale Ruffinotti&Partners – fondato a Roma nel 2012 - rappresenta un prezioso punto di riferimento"
"Affidarsi allo studio Ruffinotti & Partners significa rivolgersi a dei professionisti che fanno della preparazione e dell’attenzione al dettaglio i loro principali punti di forza."
Scopri chi parla di noi
“Composée de divers collaborateurs, l’étude basée à Rome, inclut également des professionnels et des consultants bien préparés.”
“Lo studio legale Ruffinotti&Partners – fondato a Roma nel 2012 – rappresenta un prezioso punto di riferimento“
“Affidarsi allo studio Ruffinotti & Partners significa rivolgersi a dei professionisti che fanno della preparazione e dell’attenzione al dettaglio i loro principali punti di forza.”
"La Riforma Cartabia in materia di famiglia è esaustiva? Risponde Matteo Ruffinotti dello Studio
Legale Ruffinotti & Partners."